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Impronta digitale

Funzionamento in ottemperanza alla normativa del Garante della privacy!

Un sistema di riconoscimento biometrico ha lo scopo di identificare una persona sulla base di caratteristiche biologiche (biometria), confrontandole tramite dei sensori di lettura con i dati precedentemente acquisiti, secondo degli appositi algoritmi.
Essendo le caratteristiche fisiologiche di un individuo abbastanza stabili nel tempo, questo sistema vuole garantire l'unicità della persona, infatti codici segreti e carte di identificazione verificano solo ciò che una persona conosce e/o possiede, come ad esempio una password o un Codice PIN o il badge, ma non l'identità della persona stessa. Le applicazioni biometriche possono essere utilizzate da sole o integrate con altre tecnologie come ad esempio smart card, chiavi crittografiche, RFID e firma digitale. Una caratteristica biometrica tipica per il riconoscimento della persona è l’impronta digitale.

La modalità di funzionamento del riconoscimento mediante impronta digitale è il seguente:
Nella prima fase si crea l'impronta biometrica di riferimento attraverso la registrazione dell'utente, conosciuta anche come fase di enrolment. Viene creato un template (modello) tramite l'acquisizione delle caratteristiche dell’impronta; queste caratteristiche vengono poi elaborate grazie ad un algoritmo specifico. Il template viene quindi memorizzato in modo tale da essere utilizzato come confronto durante la fase di autenticazione.
I sistemi biometrici possono operare in due diverse modalità: verifica e identificazione che convenzionalmente chiamiamo anche 1:1 e 1:n.

Il processo di verifica (1:1; 1 to 1 matching; uno ad uno) si ha quando il soggetto dichiara la sua identità. Il sistema quindi effettua un confronto tra l'immagine rilevata in tempo reale e quella corrispondente del template presente nell'archivio. Tipicamente il processo di verifica è quello utilizzato quando i template della persona sono sul badge in possesso della stessa; la persona dichiara la sua identità mediante il badge che diviene anche strumento di verifica.

L’identificazione (1:n; 1 to many matching, uno a molti) si ha quando i dati acquisiti in tempo reale vengono confrontati con tutti i template presenti nel database del sistema e vengono poi associati al template corretto, se presente.

Tutti i sistemi di riconoscimento biometrico sono soggetti a possibili errori e la diminuzione degli stessi è un'importante parametro di performance della tecnologia proposta. Trexom è lieta di proporre lettori di impronta digitale di alte prestazioni. Sul mercato, possiamo distinguere i sensori di tipo "ottico" e a "stato solido". Tra i sensori allo stato solido è disponibile anche la versione “a scorrimento”: il polpastrello non viene appoggiato ma scorre sul sensore e la dimensione dell’area sensibile è data dalla larghezza del sensore e dal movimento di scorrimento. Questo tipo di sensore ha avuto un enorme incremento di utilizzo negli ultimi anni in particolare nel mercato dei PC portatili e, in una delle sue soluzioni, Trexom ha scelto proprio uno di questi.

Le caratteristiche tecniche e prestazionali più interessanti di questo tipo di scanner sono:
1) Design compatto: si adatta facilmente all’integrazione meccanica
2) Robustezza: 20 milioni di strisciate
3) Rilevamento «vivo»
4) Rilevamento minuzie sotto la pelle
5) Funzionamento continuo: caldo, freddo, asciutto, bagnato
6) Lettura impronte usurate (persone anziane)
7) Template compatto

Oltre a questa soluzione, Trexom dispone anche del lettore d'impronte a tecnologia ottica.

 
 

La lettura dell'impronta digitale è attualmente disponibile sui terminali Cosmo Touch e Cosmo 3.